18/11/2013
Come ben sappiamo, il Prosecco è tutelato dalla denominazione DOCG in Italia, come Prosecco Superioredi Conegliano Valdobbiadene e deve le sue caratteristiche di freschezza, leggerezza ed aromaticità alle uve coltivate in questa zona di tutela. Ma qual é la storia di queste uve e cos’hanno di tanto speciale da conferire questo inconfondibile gusto al Prosecco?
Il nome dell’uva è ‘glera’. Il nome Prosecco, deriva dall’omonimo paesino italiano vicino a Trieste, in quanto si suppone che il vitigno abbia avuto origine proprio lì. Di sicuro la sua esistenza risale a tempi molto lontani, tanto che alcune testimonianze risalgono persino all’epoca romana. Oggigiorno, delle 2.000 varietà di uva coltivate in Italia, quella del Prosecco si posiziona circa al 30° posto, il che dà un’idea della sua rilevanza nel mercato enologico italiano!
La denominazione DOCG è stata conferita alla regione Veneto nel 2010 in quanto rappresenta l’habitat ideale per il Prosecco. Tra queste condizioni ideali troviamo una composizione perfetta dal punto di vista organolettico, colline esposte al sole, precipitazioni abbondanti e frequenti, temperature miti costanti tra aprile e ottobre ed escursioni termiche notevoli in fase di maturazione. Tutti questi fattori, nel loro insieme, hanno creato l’habitat perfetto per le uve di Prosecco.
I vigneti stessi di Prosecco sono sani e robusti, con grappoli piuttosto grandi e lunghi, di colore giallo dorato. Durante la vendemmia, l’uva viene raccolta a mano per evitare di danneggiare gli acini. E’ proprio questa attenzione ai dettagli che assicura l’eleganza, l’aromaticità e la squisitezza del Prosecco Follador Prosecco!